Lucchetti dell'amore, il giro di vite sulle speranze degli amanti

Lucchetti dell’amore, il giro di vite sulle speranze degli amanti

Lucchetti dell’amore, il giro di vite sulle speranze degli amanti si sta consumando a Verona. Nelle ultime settimane sono diversi gli avvisi di rimozione da parte del Comune.

Gli amanti non lo sanno che le loro speranze legate a quei fili d’acciaio, alle catene e alle ringhiere hanno le ore contate.

Non è una cattiveria o il desiderio di distruggere le promesse, ma un mero fattore estetico. I lucchetti dell’amore sono il retaggio di tutti gli Step e le Baby nati dalle pagine di Tre metri sopra il cielo, di Federico Moccia.

 

 Lucchetti dell'amore, il giro di vite sulle speranze degli amanti

 

 

La leggenda ha, però, oltre duemila anni. Fin dall’antichità il lucchetto era uno strumento che doveva mantenere in sicurezza un “qualcosa”. Dalle tombe fino all’amore, alle promesse di eternità di quel sentimento.

Moccia ha solo dato visibilità a questo gesto che ha scatenato la corsa alla promessa su un ponte, non importa quale, per suggellare le promesse d’amore.

L’amore vince ogni cosa, aveva scritto nelle Bucoliche il buon Publio Virgilio Marone e così orde di giovani innamorati affidano le speranze a un lucchetto. Le città sono state invase da queste promesse d’amore, tanto che, in alcune città vengono rimossi dai luoghi meno “adatti” alla pratica.

Mentre a Verona la decisione di rimuoverli ha riguardato solo quelli delle Arche Scaligere, al momento, a Venezia la situazione è stata più drastica: eliminazione totale dei lucchetti dell’amore.

Anche Gardaland ha inaugurato negli ultimi anni il portone dell’amore, esattamente sotto la reinterpretazione del balcone di Giulietta e Romeo. A Garda, sul ponticello di ferro che costeggia il lungo lago, le promesse d’amore sono state suggellate con le catene delle biciclette.

 

 

 

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