
Oceano
Una vita come tante, ma non per tutti. Difficile parlare di questa storia senza svelare qualche dettaglio, ma è opportuno che Oceano venga letto senza essere condizionati da una recensione
Oceano, una parola che racchiude emozioni e mistero e, in questo contesto, è il titolo di uno dei libri scritti da Francesco Vidotto, un autore veneto, pubblicato da Minerva edizioni nel 2014. Oceano è anche il nome del protagonista della storia fatta, appunto di emozioni vissute in una lunga e intera vita e di quel mistero che l’avvolge. Il racconto inizia con qualche dettaglio della quotidianità dello scrittore. Quotidianità interrotta da un arzillo ultranovantenne che si presenta un giorno alla sua porta. L’uomo, che si chiama Oceano, ha una richiesta: che quello scrittore racconti la sua vita.
Sembra una richiesta come altre, all’inizio. Un uomo tanto anziano e con le mani che «di carta vetrata» sicuramente ha una storia da raccontare. Sono infatti gli esseri umani stessi, i veri libri da leggere. Eppure quell’uomo dagli occhi di ghiaccio, ne ha vissuta una piena e a tratti sconvolgente. Una vita come tante, ma non per tutti. Difficile parlare di questa storia senza svelare qualche dettaglio, ma è opportuno che Oceano venga letto senza essere condizionati da una recensione.
Oceano parla di abbandono, guerra e amore
Uno dei temi ricorrenti nel libro, è quello dell’abbandono. Dal bambino che viene lasciato in una delle tante ruote degli esposti di un convento, alla morte che strappa via certezze e affetti. Oceano è nato nel 1915, ha vissuto la guerra come soldato ed è stato deportato in un Gulag. È un uomo pieno di rughe e ogni piccola linea di quei solchi del tempo, racchiude un evento. Quello che si respira durante tutta la lettura di questo libro, è che l’amore, inteso come sentimento esteso e non solo tra amanti, tiene in vita anche chi sembra condannato a una vita di sofferenze.
L’altra protagonista del libro è Italia, descritta con dolcezza e delicatezza. Mi è sembrata quasi di averla conosciuta. Accudente e attenta, madre e materna. Il racconto di questi due, inseriti in una comunità montana come quella di Nebbiù, sono uno degli ultimi frammenti di una civiltà che ormai, pare non esistere più. E proprio per questo, a mio avviso, vanno ricordati.
“Quando la morte di fa visita da giovane pare una pazzia. A quell’età sei convinto che la vita sia per sempre”
La scoperta di Oceano
Ho acquistato questo libro durante un fine settimana a Cortina D’Ampezzo, alla libreria Sovilla. Attratta dall’inconfondibile odore della carta e dalla curiosità di conoscere chi, in questa terra alta, consideri ancora l’editoria un settore in cui investire. In questo scrigno di bellazza, in legno e vetro, ho incontrato due librai, un uomo e una donna, ai quali faceva compagnia un gatto nero raggomitolato in una cuccia. Inutile da dire: solo l’ambientazione di questa mia visita, presagiva qualcosa di meraviglioso.
Ho chiesto, come è mia abitudine, libri di autori locali. Trovo affascinante leggere storie scritte attraverso la penna di chi ha vissuto un luogo. In tre ore e mezza ho divorato questo libro. Oceano e Francesco regalano al lettore uno spaccato di vita che colpisce il cuore e rapisce totalmente il lettore dal mondo esterno. Questa lettura è stata a dir poco emozionante.
Chi è Francesco Vidotto
Francesco Vidotto è uno scrittore di libri di montagna. Classe 1976, lettore appassionato, scalatore, cantautore, istruttore di subacquea e tantissime altre cose. Vidotto è un uomo talmente pieno di interessi e di profondità d’animo, per come l’ho percepita io tra le sue parole, che non basterebbe questo articolo per raccontarlo. Preferisco presentarlo attraverso la sua stessa descrizione, rintracciabile sul suo sito personale.
Oceano è il quinto libro scritto da Vidotto, tutta la sua bibliografia è disponibile online. Questo libro è acquistabile in diversi formati, anche audio, nelle librerie fisiche e online.