Pizza e Churrasco, finalmente anche a Peschiera del Garda
Pizza e Churrasco, una piacevole sorpresa sul lago di Garda.
Arrivati intorno agli anni Duemila, anche gli amici brasiliani sono riusciti a portare la loro cucina a Peschiera del Garda.
Non è certamente la prima apertura di questo tipo, ma a Peschiera del Garda, culla della “Comunidade Brasileira” non poteva mancare un luogo come questo.
Il ristorante si chiama Venezia 21 – Pizza e Churrasco e si trova sull’omonima via, nella zona della stazione ferroviaria di Peschiera del Garda.
…la scoperta…
Questo locale ha aperto di recente e, incuriositi dall’insegna che accomuna tipicità differenti, abbiamo deciso di provare. Occorre prenotare, i coperti non sono molti ed è piuttosto frequentato da turisti e residenti. Il contrasto tra legno e pietra nell’arredamento dona a questo luogo “calore” e una sensazione di accoglienza, entrambi elementi che si confermano quando siamo stati accolti dal personale di sala. Appena arrivati Manu e Wagner ci hanno fatto accomodare e in pochi minuti ci hanno servito le bevande richieste: un’acqua e una birra Italica. Dopo poco Manu è arrivata con dei pezzetti di manioca fritta, un tubero originario del Sudamerica. Personalmente non lo conoscevo prima di allora, il sapore è buono, la consistenza è particolare, ho gradito molto.
Dopo l’entrée, il nostro tavolo si è riempito di colore con sette ciotole: insalata mista, insalata di patate e maionese, un altro tipo di insalata con maionese, carote e prosciutto, fagiolata nera, riso bianco, una giardiniera particolare e la farofa. Quest’ultima è un contorno salato qui realizzato nella variante con la farina di manioca e la pancetta.
…il giro di carne…
Dopo poco è iniziato il “giro di carne”, Wagner ci ha servito diversi tipi di carne cotti con metodo churrasco: manzo aromatizzato con l’aglio, pollo avvolto nella pancetta, cosciotto di pollo, prosciutto, lonza, luganega e picanha. La carne è morbida e di ottima qualità.
Una chicca che consigliamo di provare è l’ananas ricoperta di cannella e scaldata con il metodo churrasco sulle braci. La cannella cattura immediatamente l’olfatto e unita al sapore dell’ananas regala un’esperienza sensoriale interessante.
Non potevamo tralasciare il dolce e abbiamo assaggiato la mousse al maracuja preparata da loro: una prelibatezza anche per chi, come il mio compagno, non ama i dolci.
Un altro segno positivo della crescita della “Comunidade Brasileira“. Conosco alcuni di loro perché ho vissuto l’arrivo di bambini brasiliani fin dalle scuole elementari. Era, se vogliamo, la prima esperienza di conoscenza del mondo concreta. Solo di recente ho però scoperto che questa comunità da diversi anni organizza una festa a ottobre, per celebrare la patrona del Brasile “Nossa Senhora Aparecida” alla Nostra Casa del compianto don Bruno Pozzetti, padre missionario, fondatore del centro diurno che è scomparso il 10 luglio del 2017. A loro, don Bruno, ha sempre dato spazio e un luogo in cui essere ascoltati.
Quasi tutte le famiglie brasiliane approdate in Italia nell’ultimo ventennio hanno origini italiane, figli e nipoti delle grandi migrazioni. Tornati a cercare le proprie radici e per costruire il proprio futuro, hanno mantenuto le proprie tradizioni, aprendo le braccia a tutto ciò che però incontrano sul loro cammino.
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